Toscana on the road - Alla scoperta della Maremma
Ho perso il conto delle volte che sono andata in Toscana, una regione che ho scoperto per caso sei anni fa e di cui mi sono perdutamente innamorata ogni volta un pochino di più e nella quale, per questo, torno spesso. A questo giro è stato il turno della Maremma, posto che non conoscevo e che mi ha lasciato a bocca aperta durante il breve ma intenso road trip di aprile.
Ebbene sì, per godere appieno di questa caleidoscopica regione, un viaggio on the road è la soluzione migliore. Io, come spesso accade, ho prenotato la mia auto su TiNoleggio.it e, da Roma (perchè la prima tappa del mio viaggio è stata Cinecittà), sono finita fin sulle dolci colline maremmane a farmi cullare dalla bellezza di romantici casali e affusolati cipressi del grossetano, passando per le coste arzigogolate e i colori intensi del mare che stringe Monte Argentario.
La Maremma, che si estende fra le province di Livorno e Grosseto, è mare cristallino, lunghe spiagge, scogli impervi, fitti boschi, pianure, verdi colline e zone termali naturali, ad oggi una delle sub regioni per me più belle in Toscana. Io ho principalmente dedicato il mio viaggio alla Bassa Maremma, toccando, con ordine, Porto Ercole e Porto Santo Stefano (sulla Costa d'Argento), Manciano (dove ho alloggiato), Saturnia (le terme libere, sì) e Pitigliano (la città del tufo).
LA COSTA D'ARGENTO - MAREMMA ON THE ROAD
Parecchi anni fa mi parlarono così tanto bene del promontorio di Monte Argentario che lo misi fra le mete toscane da scoprire appena possibile. Di anni ne sono passati parecchi e l'occasione di andare non si è mai presentata, fino ad un mese fa. Paesini arroccati iper colorati, scogliere argentate, profumo di mare, fitti boschi, silenzio e pace ad accogliermi. Lasciato Orbetello, mi son immersa negli scorci suggestivi regalati dal "percorso di Caravaggio" a Porto Ercole fra viuzze strette e ripide, per poi attraversare Porto Santo Stefano e continuare a meravigliarmi sulla strada panoramica che attraversa tutta l'isola non isola. Bellezza selvaggia e un sole che mi ha nascosto i suoi colori ma che son riuscita ad immaginare molto bene!
Argentario on the road
Monte Argentario è un comune sparso che conta circa dodici mila abitanti, è in provincia di Grosseto e fa parte della Maremma Grossetana, noto ai più come Costa d'Argento. Porto Santo Stefano è il più grande centro abitato del promontorio in mezzo al mare e lo si trova sulla costa nord-occidentale mentre dalla parte opposta si trova il bellissimo e antico borgo di Porto Ercole. Da non perdere è la passeggiata fra le fortificazioni del piccolo borgo marino, dove nel 1610 morì Caravaggio, diviso in due: in cima il borgo storico, sul quale si erge la Rocca, tutto un intersecarsi di viuzze di pietra e scalini che salgono e scendono verso la Marina, dove svettano palazzi colorati, locali e negozi tutt'intorno al pittoresco porticciolo.
Porto Ercole - Costa d'Argento
Un ontheroad carico di 'wow', 'oh mamma!' e tanti 'ma stai scherzando?' che non sono finiti quando ho lasciato l'Argentario per raggiungere le colline ondulate dell'Albegna e del Fiora, il posto che avrei chiamato casa per una manciata di giorni fra vigneti, cipressi e felicità.
MANCIANO E IL CASALE DELLE MERAVIGLIE
Manciano è il paese più alto della Maremma, si erge dall'anno mille sopra un colle dal quale godere della bellezza di questo pezzo d'Italia dove la pace sembra essere l'unica protagonista. Una collina circondata dal verde di altre colline che increspano l'orizzonte verso il mar Tirreno, fra vecchi casali dagli eleganti ingressi, nel silenzio più assoluto. Ed è proprio qui che ho visto realizzare finalmente un grande desiderio: alloggiare fra quelle mura di pietra circondate da vigneti nel bel mezzo della campagna toscana. E la mia scelta è ricaduta sull'Agriturismo Poggio della Quercia, casale in pietra risalente ai primi dell'800, che sorge lontano dal turismo caotico e in un luogo di inenarrabile bellezza.
Agriturismo Poggio della Quercia - Il casale delle meraviglie
Il casale delle meraviglie, così l'ho ribattezzato durante il mio soggiorno, è a sette chilometri da Manciano dove, se non del tutto soddisfatti dall'aspetto romantico del suo glicine e delle sue finestrelle celesti, si può percorrere "la via dell'amore", un percorso alla scoperta del piccolo borgo attraverso le vie più belle nel centro storico medievale che termina alla Torre del Cassero, il punto più alto del paese, dalla quale si scoprono le vette del Gran Sasso, del Terminillo, della Corsica e, soprattutto, il soprannome di Manciano, Spia della Maremma. Un boccone poi è d'obbligo al Ristorante Sadun dove ho assaggiato la cucina tipica mancianese in un'atmosfera raffinata e rilassata.
Ho scelto di alloggiare a Manciano anche (diciamo soprattutto) perchè a venti minuti di auto si trovano le celebri Cascate del Gorello, meta principale del mio viaggio on the road con TiNoleggio.
LE CASCATE DEL GORELLO - SATURNIA
Le conoscete come le Cascatelle, le Cascate del Mulino o, ancora, le Terme di Saturnia. Ufficialmente, il nome di questa meraviglia della natura è proprio "Cascate del Gorello”, dal nome del fiume che le alimenta. Ed è uno dei posti più incredibili che io abbia mai visto, la Natura si conferma essere il miglior architetto sulla piazza! Fra alti e fitti canneti, acqua sulfurea a 37 gradi, cascate impetuose, piscine naturali, fanghi melmosi, vapore denso e forme rotonde di roccia calcarea, mi sono completamente persa nella bellezza immensa di un'Italia che non smette di stupire. Tutt'intorno colline ondulate e di un verde cangiante, il silenzio della campagna della Maremma a stringere questo posto che sembra uscito dalle fiabe, un'atmosfera intima e tranquilla anche in mezzo a tremila persone (non andateci per Pasqua!). Io sono impazzita con la macchina fotografica fra le mani ma alla fine l'ippopotamo che si trastulla fra le acque l'ho fatto anche io e...WOW!
Le Cascate del Gorello
Le cascate del Gorello sono originate dalle acque solfuree delle Terme di Saturnia, dove l’acqua sgorga da una sorgente naturale ad una temperatura di 37,5°C e grazie alla presenza di un particolare elemento, ovvero il Plancton Termale, si caratterizza per gli effetti benefici che ha sulla pelle, e sugli apparati digestivo, circolatorio, motorio e del ricambio. Sono naturali e libere, aperte tutti i giorni h24 e in ogni stagione dell'anno. Proprio a fianco alle cascate si trovano un bar (con anche le docce), un parcheggio spazioso e gratuito e un enorme prato verde dove lasciare la propria roba, proprio come si fa quando si va in spiaggia. Oltre che sulle scenografiche piscine naturali e sotto la copiosa cascata, si può godere dell'acqua termale anche lungo il letto del torrente, più ci si allontana dal mulino e più la temperatura dell'acqua ovviamente si abbassa ma rimane comunque piacevole.
Le cascate del Mulino - Saturnia
Piacevole anche sotto la pioggia e durante le giornate con un venticello fresco che, quando fai per uscire dal caldo dell'acqua, ti fa contemporaneamente maledire l'idea di esserci andato con quel tempaccio ed esclamare in tutta onestà "ne vale comunque tutta la pena!" (provare per credere). Pioggia che mi ha fatto fuggire a gambe levate e che ha accompagnato l'ultima tappa del mio road trip alla scoperta della Maremma.
PITIGLIANO - MAREMMA ON THE ROAD
Prima di salutare la Toscana, ho raggiunto lo spettacolare borgo di Pitigliano, scavato nel tufo, qualcosa di incredibile e che stavo per lasciare da parte per via dei tempi stretti e poi, d'improvviso, una discesa, qualche tornante, un viale alberato e un colpo al cuore. Mi son persa per diverse ore, nonostante la pioggia incessante, fra stretti vicoli, stradine tortuose, piccole scalinate che si affacciano su terrazze panoramiche a strapiombo sulla rupe che sembra reggere senza alcuno sforzo uno dei Borghi più Belli d'Italia. Silenzio interrotto solo da apette colorate che sfrecciavano fra salite e discese, dal ticchettio delle gocce su ombrelli colorati, dal miagolio di qualche gatto solitario. Non smetto di stupirmi mai, quando le opere della natura e il lavoro dell'uomo si fondono regalandoci luoghi di una bellezza sconvolgente, come Pitigliano, passato alla storia come la “Piccola Gerusalemme” per l'attiva comunità ebraica che dal XV secolo qui si stabilì e di cui ho avuto la fortuna di visitare la sinagoga ricostruita e gli ambienti scavati nella pietra, appartenuti a quella che era la quotidianità fino al momento in cui le leggi razziali entrarono in vigore.
Pitigliano - Maremma ontheroad
Pitigliano è quel posto che se non avessi visto, non me lo sarei mai perdonata. A parte per la bellezza, l'imponenza e la scenografia che regala il suo aspetto, è straordinaria la sua storia che si può toccare con mano e respirare a pieni polmoni passeggiando fra le sue viuzze di pietra scura.
Un viaggio straordinario, nonostante il tempo non mi abbia agevolato, d'accordo con Google Maps che, per rientrare a Roma, mi ha fatto attraversare tutta la campagna toscana prima e laziale poi perchè l'Aurelia probabilmente non era contemplata.
Ma è questo il bello dei miei viaggi: perdersi per ritrovarsi a scoprire per caso posti straordinari che altrimenti non avrei mai visto!
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Post in collaborazione con TiNoleggio
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