Alla scoperta di Catania - La città etnea
Catania è una poesia, bellissima, inedita e mai scritta.
Una città dai toni scuri e caldi, dal disordine intriso di storia, dal frastuono che solo il mare calma.
Catania mi ha lasciato dentro emozioni fortissime, un turbinio sconquassato di sensazioni, dentro un viaggio carico di esperienze, di visi, di ritmi serrati, di sorprese, di spensieratezza quale è stato quello in occasione dell'Assemblea Nazionale di Igers Italia.
Ci sono diversi luoghi dentro e fuori la città che ho amato e che mi hanno lasciato un sapore, come dire, dolciastro. Un sapore che oggi, lontana mille mila chilometri, continuo a gustare, con una punta di nostalgia e con l'amara consapevolezza che mi attanaglia ogni volta che lascio una città, un paese, una nazione: non aver visto e vissuto abbastanza questo o quel posto.
Di Catania, infatti, ho perso i grandi Silos sul porto e la street art che racconta la Sicilia, il panorama pazzesco dalle terrazze della barocca Badia di Sant'Agata e, soprattutto, il suo interno, ho perso lo spettacolo dell'Opera dei Pupi e una visita alla bottega dove vedono per la prima volta la luce e, credo, tante altre cose...
COSA VEDERE A CATANIA
Ma ho visto scorci che mi hanno fatto innamorare, che mi hanno lasciato senza fiato, che mi riportano lì con la mente quasi ogni giorno, di quei posti che, so per certo, mi faranno tornare ancora, e che ti voglio consigliare di non perdere durante la tua visita a Catania.
Come l'Etna, il vulcano attivo più alto d'Europa, Patrimonio dell'Umanità.
Crateri Silvestri - Sull'Etna
Salire sul cratere di un vulcano sembra impossibile ma a Catania, non solo è possibile ma, fino ad un certo punto, ti ci portano pure i mezzi pubblici, un po' come fosse l'escursione più normale e scontata al mondo. Grazie alle guide di Etna Finder, sono potuta salire dal versante sud del vulcano, sui crateri silvestri (superiori), spenti da oltre un secolo, a 2000 metri di quota (contro i 3330 della vetta) e assistere, per la prima volta nella vita, alla bellezza infinita di una natura pericolosa, difficile e rimanere letteralmente senza fiato. Nella nebbia, figure spettrali si muovono contro la terra rossa, nera, a tratti gialla nella quiete quasi forzata, cercando di portare rispetto a quel gigante fumante, a stento trattenendomi dai salti di gioia che dentro me non mi lasciavano ferma.
Dopo aver avuto un piccolo assaggio dell'Etna e dei suoi pazzeschi panorami, niente potrà più scalfire la tua meraviglia, almeno fino a quando non varcherai la soglia del Monastero dei Benedettini di San Nicolò, oggi sede del dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università degli Studi di Catania.
La scalinata d'ingresso al Monastero dei Benedettini
Un luogo imperdibile in città, liberamente accessibile, a pochi passi dal Duomo, costruito nel 1500 è un gioiello architettonico del tardo barocco Siciliano che mi ha sconvolto. Patrimonio mondiale dell'UNESCO, al suo interno si trovano chiostri curati, romantici colonnati, un giardino pensile, una domus romana e una scala monumentale come quella nei castelli delle favole. Silenzio e immensità respirati a pieni polmoni. Solo qui duecento fotografie e la certezza che tu da lì non ti muoverai fino a che i fortunati studenti, stanchi dei tuoi WOW ripetuti, non ti butteranno fuori!
COSA MANGIARE A CATANIA
C'è una particolarità di Catania che mi fa continuare a sorridere ancora adesso. Sei talmente impegnato a dire WOW ogni due passi che ti scordi anche di pranzare ma, appena ti ricordi che di aria non puoi vivere ed entri nel primo bistrot o ti fermi al chioschetto dietro l'angolo, sei fregato. Non smetterai più di mangiare!
Il cannolo di Nonna Vincenza
Una (se non la principale) delle cose da fare a Catania è assaggiare tutto, accompagnandolo con l'irrinunciabile selz limone&sale o con le gustose bibite al mandarino. Il cibo a Catania è l'attrazione principale!!! Il formaggio allo zafferano con la marmellata piccante, il cannolo appena fatto di Nonna Vincenza, l'arancino a tutti gusti e a tutte le ore, la varietà di carni, la cassatella di Sant'Agata, il 'zuzzu', la frutta martorana, la mortadella con il pesto di pistacchio, le granite magari con la brioche, le melanzane fritte nella celebre Norma, sia pasta che pizza ma anche panino, la cassata e il suo liquoroso sapore deciso, il pesce...
COSA DEVI VEDERE ASSOLUTAMENTE A CATANIA
E, a proposito di pesce, la Pìscaria è un posto imperdibile in città. Laggiù, proprio sotto Piazza Duomo, è custodita l'anima di Catania.
La Pìscaria di Catania
Non è una pescheria, bensì il grande e allegro mercato del pesce, aperto tutte le mattine tranne la domenica. Un salto nel folklore, nella freneticità, nel caos generale che contraddistingue questa città del sud. Dove la vita scorre lenta e veloce allo stesso tempo, dove il baccano rilassa i sensi, dove la frenesia è solo apparente. Urla, grida, risate. Sangue che scorre, baccinelle d'acqua, odori forti, prezzemolo verde fra pesci rosati. Sguardi profondi, baffi scuri, mani consumate. Dialetto, profumo di mare, sorrisi cordiali. Rughe, argento, affari, vocioni e colori. Ho amato questa parte di Catania dove ho trascorso un'ora intera e dove ho anche, ovviamente, assaggiato una manciata di alici sotto sale con lime e peperoncino dentro un caldo bocconcino di pane.
Una caoticità quella del mercato che ti costringe a mischiarti trascinandoti avanti e indietro curioso, un po' come le notti a Catania.
La fama la precede: Catania è la regina del divertimento e dell'intrattenimento. Nel centro, tra Piazza Duomo, Piazza Università, Piazza Teatro Massimo e nel Porto, si scatena un movimento incredibile. Locali di tutti i generi e per tutti i gusti, a porte spalancate, ospitano chi la notte ha voglia di movida. Un traffico di motorini che corrono, si parcheggiano e danno vita a vie brulicanti di gioventù. Un concentrato di lavagnette che, appese al muro, con gessetti colorati, indicano l'offerta della sera: 8 shottini 5 euro, 3 mojito 10 euro, e così via. Dove uscire la sera a Catania? Ovunque!
Il Nievski - Scalinata Alessi
Il Nievzki, per esempio, è uno di quei locali che mi son persa ma che, avendo visto la facciata, beccata per caso in un pomeriggio di giri, mi sento di consigliarti. Pub storico in città dove mangiare o semplicemente bere un drink, dentro una scenografia mooolto particolare. Anche il quartiere di San Berillo è battuto la sera. Ma è alla luce del sole che io me ne sono innamorata!
Lasciata Piazza Duomo con le sue barocche e ricche costruzioni e l'Elefantino che osserva silenzioso, le grandi ed eleganti vie principali, l'immensa e raffinata Villa Bellini e l'incredibile Anfiteatro Romano fra le case degli anni '50, è a San Berillo che devi andare, sempre che tu sia attratto dalle cose strane e particolari tanto quanto me. Il quartiere, uno dei più antichi di Catania, ha una storia tortuosa alle spalle dovuta ad una politica urbanistica disinteressata ed oggi appare come un mondo a sè, una perla rovinata dal malaffare, un pugno di edifici fatiscenti caduti nell'oblio. Ho amato questo posto perchè nonostante sia stato considerato 'niente' ha dipinto i suoi muri con tanti colori, perchè nonostante sia giudicato come casa della feccia (extracomunitari, senzatetto e prostitute) riesce a tenersi in piedi con ironia, perchè sebbene sia considerato morto è pieno di vita, di energia, di speranza.
San Berillo District
Esuberante. Ecco com'è Catania in ogni suo scorcio, in ogni suo dettaglio. Una poesia rock'n'roll, bellissima, inedita, mai scritta, che senti scorrere nella pelle.
Una città che mentre ti saluta ti invita a tornare perchè ha ancora tanto da mostrare ed io, un giorno, tornerò.
Vi lascio qualche scatto del mio viaggio a Catania, dall'Etna al Centro, e qualche info utile (scorri fino alla fine) :)
Indirizzi utili:
Dove alloggiare: fuori città, ad Aci Castello, davanti al mare al Zeus Residence Hotel
Dove mangiare: l'arancino più buono è da Savia (via Etnea 302/304, Via Umberto 2,4,6), i panini più squisiti ai gusti più strani sono da My Sicily - Fast Gourmet (via Gelso Bianco), pizza&birra&musica all'aperto da Filenz (via Cardinale Dusmet, al porto), i dolci più buoni, soprattutto i cannoli, da Nonna Vincenza (Piazza San Placido,7).
Aereo tardi e valigia dietro? No problem. In centro a Catania c'è il deposito bagagli Atripical in Piazza Duca di Genova, 6.
BUON VIAGGIO!!!
Tags: Catania, Sicilia, assembleaigersitalia2017