Posti imperdibili in Sardegna: Orgosolo e i suoi Murales

Un tipo di espressione comunicativa dal linguaggio semplice e diretto che lascia senza fiato anche i più profani. Ci incantiamo davanti a questi capolavori e continuiamo a scattar foto, instancabili.

Tantissimi e variopinti, accompagnati spesso da didascalie, anche in dialetto, i Murales di Orgosolo nascono per necessità estetica di raccontare e, a volte denunciare, la storia, politica e sociale, sia dello stesso Paese che del mondo intero.

Passeggiare tra le Sue viuzze equivale a viaggiare nel tempo: ingiustizie sociali dello Stato Italiano e dell’America imperialista al tempo della seconda guerra mondiale, l’Italia fascista e i suoi Partigiani, tensioni politiche del dopoguerra, le contestazioni anti-NATO, le ingiuste reclusioni in carceri in pessime condizioni, i conflitti della Ex Jugoslavia, le grandi conquiste di una piccola comunità, spesso al centro, in passato, di fatti di cronaca, la caduta del muro di Berlino, la strage delle Torri Gemelle, la fine della tirannia di Saddam…

E a questi si intrecciano armonicamente anche scene della vita quotidiana Orgolese, di vita Sarda, le donne, in abito tradizionale, che vanno a prendere l’acqua alla fontana, le mucche al pascolo, uomini con la berritta a cavallo, nei campi ad arare, al bar a giocare a carte, anziane signore che chiacchierano degli ultimi gossip paesani, bambini che si accucciano timidi alle cosce materne, pastori che tosano le loro pecore.

Una lettura completa dei malesseri, delle speranze, dei disagi, delle possibilità, delle diverse realtà che si rispecchiano in noi spettatori.

Una lezione visiva di storia, anzi, molto di più. Un racconto intimo zeppo di vive sensazioni. Non è come studiare il vecchio “sussidiario” della mia quarta elementare. Lì è tutto scalfito nel muro, ogni traccia è fortemente sentita dall’artista che racconta attraverso l’emozione di una pennellata ciò che più ha a cuore di un determinato evento, trasmettendocela a sua volta.

A sottolineare ciò, sono le rappresentazioni povere di particolari, quasi tutte in uno stile quasi cubista, volti squadrati, tratti grossolani, figure voluminose, a testimonianza che ciò che l’artista ha in mente non è l’arte fine a se stessa bensì l’arte come espressione di ciò che lo circonda, che lo tocca profondamente.

L’artista ad Orgosolo diventa il tramite, il mezzo di comunicazione tra il Paese, l’Isola e il Mondo intero.

Orgosolo che per troppo tempo è stato sinonimo di “criminalità”, oggi risplende di una luce meno oscura attraverso l’arte del murales. La pittoresca Orogosolo di oggi ci insegna, mentre passeggiamo tra le Sue viuzze, a stare al mondo con orgoglio, nonostante il passato, e a continuare a lottare contro ogni pregiudizio per migliorarne il futuro.

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