Audi Italian Sailing League - La mia seconda regata
Fotografare una regata è tutt’altro che semplice: pensare di tornare a casa con decine di foto belle e originali con inquadrature mai banali è pura follia, a meno che non si porti sul groppone uno dei tanti nomi noti nel campo della fotografia di vela, Forster, Abery, Todd, Bloom, Borlenghi, Yabe, Robinson, Kranz solo per citarne alcuni. Ma ci si prova insomma, ci si mette in gioco più che altro per una sfida con se stessi, per passione. E così, io qualche giorno fa dalla mia seconda regata, la finale dell'Audi Italian Sailing League, son tornata a casa con una (UNA) foto discreta (leggi: la meno peggio) ma immensamente felice per questa nuova opportunità concessami dallo Yacht Club Costa Smeralda, dopo la partecipazione alla Rolex Swan Cup di metà settembre.
Ultimo giorno di regate dell'anno per il club smeraldino che ha chiuso ospitando la finale dell'Audi Italian Sailing League, organizzata in collaborazione con la Lega Italiana Vela e con il supporto del title sponsor Audi. Seconda edizione nel celebre specchio d'acqua sardo, vinta dal Circolo della Vela Bari, già detentore del titolo Best Sailing Club, seguito dall'Aeronautica Militare al secondo posto e dalla Società Canottieri Garda Salò al terzo.
Sedici i club nazionali presenti che hanno regatato sulla flotta dei J/70 dello YCCS per una tre giorni (28-30 settembre) di competizioni a mare che prevedevano regate brevi su percorsi a bastone. Piccoli scafi veloci coinvolti in una serratissima battaglia che, fotograficamente, è stata divertente da seguire sebbene molto difficile per chi, come me, ha ancora il 200mm nella lista dei desideri di Amazon.
Momenti dell'Audi Final Sailing League
Ma d'altronde ero lì per raccontare la regata da un altro punto di vista: il mio. I fotografi pazzeschi erano già presenti, pronti per sfornare foto che avrebbero reso la dovuta giustizia all'evento.
Raccontare a parole una regata però è tanto difficoltoso quanto stare in piedi su un gommone, con una macchina fotografica in mano, aspettando il momento perfetto per immortalare le vele che si muovono veloci. Per questo motivo ho cercato il più possibile di rendere partecipe chi mi ha seguito in diretta sulle Instagram Stories, perchè la bellezza di questo sport va vissuta hic et nunc.
La vela è la ricerca della perfezione, dei propri limiti, di una motivazione comune. E' l'elegante sincronismo di un gruppo di persone che si muovono come fossero un sol uomo. E' una continua conquista, è lo studio delle variabili che occorre conoscere per trovare l'equilibrio vincente.
E anche da spettatore tutto questo si percepisce perfettamente. Ed è quello che più mi affascina di questo mondo fatto di acqua, salsedine e libertà. Un gennaker che sale veloce, quel momento dannato in cui si incaramella, l'ansia che mi attanaglia quando due scafi si avvicinano troppo, un giro di 360 gradi per penalità compiuto volontariamente perchè il fairplay viene prima di tutto, la concentrazione determinata, le tanto attese strambate e l'impeccabile simultaneità dell'equipaggio, i cinque battuti a fine volo, le urla di incitamento e avere la pelle d'oca anche sul gommone affianco. Tutto mi piace di una regata, tutto.
I J/70 durante la regata
Se con i raffinati e immensi Swan mi son persa fra vele maestose e paesaggi rocciosi in uno scorrere lento, durante l'Audi Final Sailing League, con i veloci J 70 son stata rapita dall'adrenalina dei ritmi serrati tanto da non pensare a cosa effettivamente mi circondasse.
I J/70 aka “The World’s Fastest Growing Sailing Class”, ovvero la classe che sta crescendo più rapidamente nel mondo, son piccole e divertenti sportboats nate nel cantiere americano J Boats dalla matita di Alan Johnstone nel 2012. Da subito ha riscosso un successo mondiale, basti pensare che in Italia è oggi il monotipo più attivo. E' uno scafo ben studiato sotto il punto di vista dell'accessibilità fisica ed economica in modo da renderlo meno impegnativo e conducibile anche dai velisti meno esperti.
Veloci giocattoli che mi hanno tenuto con il fiato sospeso tutto il tempo, nonostante il vento fosse quasi inesistente e la fatica a regatare tangibile.
La vela si conferma essere una grande passione al cardiopalma, seguirla da vicino con la macchina fotografica in mano è stato uno dei momenti più belli che incornicerò per il 2018.
Uno dei 16 team dell'Audi Final Sailing League
Fotografia, mare e vela. Una delle ricette 2018 della mia felicità. E io già sogno le regate del 2019!
Com'è che si dice...? AD MAIORA!
* Grazie allo Yacht Club Costa Smeralda per l'invito *
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