Quello che non sai di Porto Pino (terza tappa ontheroad2016)
Lasciata la meravigliosa Barbagia di Seulo con le sue montagne verdi, mi appresto ad arrivare al mare a sud-ovest, precisamente a Porto Pino, terza tappa del mio lungo on the road.
161 chilometri, 3 ore di macchina (perchè mi son persa, tanto per ridere!) e una varietà di paesaggi da far invidia ad un totale di 10 nazioni diverse. Passo dalle strette strade tutte curve semi deserte alle spaziose strade affolate, da ambienti verdi ed incontaminati a distese di campi gialli macchiati dal rosa pallido delle case, dal lago verde scuro al mare turchese, da colline ripide a pianure infinite, da boschi fitti a spiagge affollate, da paesi tranquilli a file interminabili di macchine per un parcheggio!
Insomma, con buona pace del mio spirito, son arrivata in una delle località più gettonate della Sardegna nel momento peggiore: la sera del 15 agosto! Ma io il mio angolo di pace ce l’ho pure quaggiù. Già in molti sapete che questo posto è la mia seconda casa, per cui, come ogni estate che si rispetti, una delle tappe fondamentali è proprio qui.
La borgata di mare di Porto Pino sono ormai in tanti a conoscerla, per via della sua chilometrica e spettacolare spiaggia, oggi voglio però svelarVi 3 cose che molti di Voi, probabilmente, non sapranno!
1) Porto Pino non è solo la quella spiaggia bianca lunghissima dall’acqua cristallina. Porto Pino ha una scogliera pazzesca, di origine sedimentaria, dalla parte opposta del litorale sabbioso, quindi alla destra del porticciolo, che fa innamorare tutti! Son le frastagliate scogliere di Punta Menga, zona poco battuta ma facilmente raggiungibile a piedi attraverso un sentiero di sabbia (no, non sto scherzando!) che regala all’occhio (soprattutto fotografico) angoli davvero suggestivi.
Sotto il bosco verde brillante di Pino d’Aleppo della pineta di Candiani, che prende il nome dalla batteria antiaerea e antinave Ammiraglio Camillo Candiani, lì ancora presente (e visitabile) dal 1935, si apre una distesa di scogli aguzzi dalle tonalità ambrate, interrotta da micro calette rocciose, bagnata da un mare dalle mille gradazioni di blu. Oltre ad essere un pezzo di costa affascinante è l’ideale per chi vuole star lontano dalla massa a pescare, a far snorkeling e…a tuffare!
La celebre Grotta dei Baci, nella prima punta della costa rocciosa, Punta Tonnara, è la meta preferiti di intrepidi tuffatori che, raggiunto il gradino naturale che la sormonta a 13 metri, si buttano in uno specchio d’acqua trasparente e abbastanza profondo.
Io ho fotografato questo angolo mezzo sconosciuto all’alba di una cupa mattina d’agosto…lo spettacolo è servito.
2) Ma non finisce qui! Porto Pino è anche stupende e piccole baie nascoste. Fra tutte, la mia preferita è Sa Bua, meglio nota come Spiaggia dei Francesi (così chiamata per via della nazionalità dei proprietari delle ville che la circondano) che troviamo dopo Candiani, dopo Punta Menga e dopo l’insenatura di Porto Pinetto.
Piccola spiaggia a mezzaluna dal fondale basso, colorata di rosa dai frammenti corallini presenti sulla riva, è bagnata dall’acqua di un azzurro chiaro come la spiaggia madre che tutti conoscete. Tutt’intorno è protetta da una fitta macchia mediterranea, a nord da un promontorio sotto il quale continua la costa frastagliata che Vi dicevo prima e a sud da una bellissima scogliera (adatta ai tuffi, tanto per restare in tema) che la collega ad altre piccole deliziose spiaggette monoposto, la maggior parte raggiungibili solo a nuoto. Ogni anno non mi faccio mancare una snorkelata tra i profondi fondali ricchi di pesci e paesaggi marini meravigliosi.
Frequentatissima in alta stagione, si riempie in men che non si dica, quindi consiglio caldamente o di alzarVi presto per andare a prendere posto o di andarci in bassa stagione, chiaramente forniti di tutto poichè, trattandosi di una baia nascosta e selvaggia, non offre servizi oltre al parcheggio.
3) Porto Pino è conosciuta per le sue alte dune bianche (e chi non le conosce?), veniamo tempestati sui social dalla miriade di foto che le ritraggono da destra a sinistra, da sotto a sopra sebbene su di esse sia ben segnalato il divieto di transito. Ho già affrontato l’anno scorso l’argomento bollente (qui il post), quindi non mi dilungherò sui motivi circa questa seccante proibizione. Preciso che sebbene si trovino alla fine della Seconda Spiaggia di Porto Pino, Comune di Sant'Anna Arresi, le alte dune appartengono al Comune di Teulada di cui fa parte tutto il promontorio che vedete estendersi anche oltre le dune.
Is Arenas Biancas , ossia le Sabbie Bianche, sono meta fondamentale per chi viene qui, quindi non fateVi scoraggiare dalla lunga camminata che Vi aspetta sotto il sole cocente (se le raggiungete dalla spiaggia), nè dalla interminabile strada bianca in mezzo allo stagno Is Brebeis (se le raggiungete in macchina).
Il mio consiglio però è di godere della loro bellezza all’alba (come ho già fatto l’anno scorso) o al tramonto, come ho fatto io questa volta, quando sarete completamente soli a contemplare tanta bellezza.
Non Vi racconto cosa significa sedersi lassù ad aspettare che il sole cali lentamente mentre dipinge il cielo, lo scoprirete. Salire in punta di piedi, facendo attenzione ad ogni minimo granello di sabbia, con la follia di non voler temporaneamente distruggere ciò che il vento con pazienza ha creato. Stendere piano piano il telo mare e accucciarsi all’ombra dei ginepri secolari, da sempre cornice perfetta di ogni scatto.
E’ un azzardo per il cuore. E lo è ancor più se ci si ferma anche con la testa e si sbrigliano i pensieri. Chi si ferma è perduto dicono, ma davanti a Madre Natura è d’obbligo fermarsi…e perdersi.
Andate oltre quindi, miei cari lettori. Porto Pino Vi stupirà ad ogni ora!
Anche la notte con la sua movida per grandi e piccini: locali aperti fino a tarda notte con musica dal vivo, mercatini, ristoranti e pizzerie, giostre, una discoteca; c’è tanta gente per strada e lungo il pittoresco porticciolo. Insomma, non c’è sicuramente il tempo di annoiarsi! Almeno, a me in tutti questi anni non m’è mai capitato!
Anche stavolta i giorni passano veloci e arriva ben presto il giorno della partenza, sempre con un colpo al cuore da una vita a questa parte.
Ma qualcosa di stupendo mi sta aspettando a 60 km più a nord, che sarà mai?
* * * to be continued…again * * *