Dentro Sartapp - Tradizione, passione e innovazione
In occasione della visita alla mostra temporanea "Narami - Antologica del tappeto sardo" esposta al MURATS di Samugheo, sino al 29 settembre, sono andata a ficcanasare dentro una delle aziende storiche del settore tessile che non poteva che nascere a Samugheo, capitale sarda della lavorazione dei tessuti: Sartapp.
A fare gli onori di casa è la Signora Elisabetta che, assieme al marito Basilio Sanna, nel lontano 1978, apre un laboratorio artigianale ben ancorato alla tradizione ma con le idee proiettate nel futuro. La lana e il lino, lavorati con i tradizionali telai artigianali, davano vita a elaborati tappeti, ricche coperte e eleganti tende che, nel tempo, hanno conquistato i mercati e i gusti anche oltre i confini isolani.
Dal laboratorio artigianale di Samugheo a tre showroom nel nord dell'Isola, ad Olbia, San Teodoro e Baja Sardinia, il passo è stato breve, breve no in realtà, ma quasi naturale sì. Me lo hanno raccontato i figli che portano avanti il progetto dei genitori con tanto entusiasmo, perché fra bobine e tessuti sono nati e cresciuti e a loro, l'idea di mollare, proprio non è mai balenata in testa.
Signora Elisabetta e i tappeti Sartapp
Chi è Sartapp
Carlo, Stefania e Fabrizio Sanna, cognome tra l'altro più diffuso a Samugheo, sono i figli del Signor Basilio e della Signora Elisabetta che, dal 2005, hanno preso in mano le redini dell'azienda, forti del loro sostegno nonostante la pensione da godersi e i nipoti da coccolare. A dimostrazione che quando un lavoro nasce per passione, dentro poi ci rimane per tutta la vita.
Son stati e tuttora sono ben felici di avere la possibilità di portare avanti ciò che i loro genitori hanno, non senza sacrifici, creato. Assieme ideano e creano e guardano al futuro con grande ottimismo. Se prima i compiti all'interno dell'azienda non erano ben definiti, oggi lo sono. Carlo si diletta nel creare i disegni delle fantasie dei tappeti, non scordando di attingere dalla storia e dalla tradizione dell'Isola, Fabrizio si occupa di comunicazione, marketing e vendita e Stefania, con il suo sorriso, supervisiona la produzione, assicurandosi che l'azienda rasenti la perfezione (e guardando i loro meravigliosi tappeti, più che rasentarla la perfezione, la supera!).
Disegni, fantasie e tappeti Sartapp
Che cosa fa Sartapp
Tende, tappeti, arazzi e copriletti son ciò che viene fuori dalle abili mani e dai grandi teali artigianali semimeccanici nel luminoso laboratorio di Sartapp, nel quale vengono realizzati direttamente anche i bastoni per le tende e non solo, in ferro battuto. Complementi d'arredo che arrivano, fra gli altri, negli hotel e nelle ville più esclusive della Costa Smeralda e che, udite udite, seguono la moda. Un tappeto sardo che segue la moda? Ebbene sì. Se in una determinata stagione il giallo è il colore più affermato, conseguentemente anche nel laboratorio tessile di Samugheo, le bobine gialle iniziano a consumarsi più velocemente.
Sartapp va di pari passo con i tempi ma sempre con occhio vigile al passato, alla tradizione, alla cultura. E' la lana sarda il tessuto da sempre più utilizzato, oltre a pregiati filati di lino e cotone, considerata la migliore grazie al suo essere crespa e rigida per natura. La fantasia nei disegni di Sartapp è pressochè infinita ma sono le figure geometriche, segno di riconoscimento del tappeto sardo, ad essere le preferite.
La lavorazione a pibiones, tecnica tradizionale di tessitura a grani tipica della Sardegna, è il loro cavallo di battaglia. La parola pibione significa acino d’uva, proprio perchè i piccoli pioli che sporgono dalla superficie e formano un disegno sul tessuto, ricordano piccoli acini d'uva. La particolarità è che più su pibione è piccolo più pregiato sarà il tappeto.
Dettagli di un tappeto a Pibiones
Quando nasce Sartapp
Nel 1978 nasce il Laboratorio Tessile di Basilio Sanna. Nel corso degli anni viene affiancato dal nome della città di origine ma l'incontro fortuito con Gavino Sanna, celebre pubblicitario, ne cambia le sorti. Il nome dell'azienda doveva essere un unicum, non doveva perdersi nella folla. Così negli anni Duemila l'effervescente Sartapp viene fuori con l'iconico logo che porta i colori tipici del Mandrolisai e di Samugheo: rosso, verde, giallo e blu. Dentro questo nome che racchiude diversi significati (Sardegna Tappeti fra tutti), c'è tutta la personalità di una famiglia unita da una grande passione condivisa, fatta di tradizione sì ma anche di tanta innovazione.
Dentro il laboratorio tessile Sartapp
Dove nasce Sartapp
Nel silenzio delle verdi colline di Samugheo, porta della Barbagia, fra fresche sorgenti, boschi di querce, uliveti e vigneti, forte dell'antica e rinomata produzione tessile, il laboratorio nasce e cresce con tranquillità fino al 1988 quando si sente l'esigenza di fare un salto, a prima vista rischioso, un salto che quella tranquillità forse avrebbe un po' rotto: commercializzare e vendere direttamente, lì dove la gente arrivava più facilmente. E il primo showroom nasce a Baja Sardinia, piccola e graziosa località balneare del nord Sardegna, a due passi dalla celebre Costa Smeralda, poi il secondo nella grande città di Olbia nel 1997, seguito dalla nuova apertura nel borgo super inflazionato di San Teodoro, non troppi anni fa.
L'intraprendenza e la dinamicità della famiglia Sanna sono il loro successo, la trasformazione, il rinnovamento, il coraggio sono le fondamenta della loro inarrestabile crescita. Sartapp è un'azienda umile e grintosa e i suoi incantevoli lavori ne sono la prova.
Fra i telai di Sartapp
Perchè ancora Sartapp
Carlo e Stefania mi hanno raccontato i grandi sacrifici che ci sono dietro e anche la voglia di continuare a farne, sempre con il sorriso, ed io ho chiesto perchè e la risposta è quella che vorrei sentire più spesso.
Per suggellare il legame tra passato e futuro, in questo caso della loro famiglia, per non dimenticare le proprie radici, per portare avanti la tradizione samughese, per invogliare i giovani che sempre più si allontanano da questo settore, per raccontare senza mai stancarsi la storia dell'Isola anche attraverso trame e filati, per rendere eterno l'antico rito della tessitura in Sardegna che è pura arte, per rendere attuale e contemporaneo qualcosa di così vecchio al quale non solo loro, ma tutti noi sardi siamo indissolubilmente legati, la nostra cultura più profonda, le nostre origini, la nostra identità.
I tappeti di Sartapp
Potete andare a trovarli anche voi, oltre che nei loro show rooms, nel loro laboratorio tessile di Samugheo. Scoprirete una storia bellissima che va oltre, intraprenderete un indimenticabile viaggio nella bellezza della Sardegna, la bellezza che ci salverà.
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Sartapp - Samugheo, via Kennedy, 65
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Tags: oristano, cosedafareaoristano, samugheo